LO SPIRITO PROGRAMMA GLI EVENTI DELLA SUA VITA IN TERRA, MA NON CONOSCE I TEMPI E LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE (60° – 24/9/22)

L’evoluzione, a mano a mano che aumenta, farà meno attrito con la materialità, l’attrito più ampio è nel momento delle prime incarnazioni, proprio perché lo Spirito viene da un mondo spirituale, non conosce la materia e quindi è nella materia che combina più guai, più danni, perché non la conosce: è una questione di non conoscenza! Infatti l’evoluzione e la conoscenza vanno di pari passo! Questo l’abbiamo detto tante volte: che cos’è l’evoluzione?

L’evoluzione è la conoscenza della legge universale. Nella legge universale c’è anche la legge materiale, perché nel momento in cui lo Spirito prende il corpo deve conoscere la legge materiale, deve conoscere la materia, pertanto i percorsi sono più o meno lunghi e in questo caso è implicato il libero arbitrio dello Spirito. Lo Spirito si programma quello che dovrà fare quindi si programmerà una vita, però poi, il tempo e le modalità, ossia il tempo che ci metterà a fare quel percorso, a creare quegli eventi, o a superare gli eventi, non è assolutamente nel programma; quindi il programma è sugli eventi, a grandi linee, ma non esiste sui tempi e sulle modalità.

IL LIBERO ARBITRIO DELLO SPIRITO E DELL’UOMO (60° – 24/9/22)

I tempi e le modalità sono lasciati al libero arbitrio dello Spirito, in questo caso anche dell’uomo, perché l’uomo possiede un libero arbitrio, sempre tanto per intenderci. Noi abbiamo detto che il libero arbitrio per l’uomo non esiste, ma non esiste nel senso di scelta, però, nel momento in cui lo Spirito possiede il corpo (uomo) dimentica di essere Spirito, l’attrito con la materia ce l’ha e quindi le modalità di come percorrere la propria vita materiale, il proprio programma, di come svolgerlo, sono delle modalità che dovrà scegliere proprio l’uomo stesso.

Vedete quindi che è un libero arbitrio che se rapportato allo Spirito è inesistente, ma se rapportato all’uomo è assolutamente esistente, perché è l’uomo stesso che decide come svolgere gli eventi che sono programmati, gli eventi che sono ormai stilati nel proprio programma e che si verificheranno durante la vita. Diciamo che, il programma dell’anima, quello che voi chiamate il destino, è come una sorta di puzzle, però, è un puzzle vuoto, i cui tasselli sono tutti sparsi su un tavolo, vi devo fare un esempio metaforico per farvi intendere: questi tasselli ci sono già, sono gli eventi che si verificheranno e quelli che sono incisi nella vostra pellicola, la quale c’è già, perché in assenza di tempo non si può ipotizzare che la pellicola ci sia solamente nel momento dell’incarnazione, la pellicola c’è da sempre, però in questa pellicola ci sono tanti tasselli che verranno inseriti al momento giusto e nella fase giusta!

Questa è un un’allegoria, una metafora che vi faccio, che riguarda sia l’incarnazione sia il discorso spirituale dello Spirito che deve programmarsi più incarnazioni, ma che sono già incise nella pellicola universale. L’aspetto della pellicola individuale universale quindi è già esistente per lo Spirito, ma ovviamente non la conosce. Ritornando all’esempio: ci sono tanti pezzi del puzzle, c’è una cornice e c’è un puzzle vuoto (disegno), c’è il tavolo che diciamo sia l’Universo, cioè la pellicola universale, e tutti i tasselli (esperienze) sono le parti della pellicola da inserire.

Quando verranno inseriti? In quale momento? In quale contesto?

Ecco lì che entra in ballo il libero arbitrio dell’essere umano, nel momento in cui lo Spirito è incarnato lui dovrà scegliere il momento giusto in cui inserire il tassello nel puzzle, ovvero la pellicola; alla fine di quella vita terrena, che è solo una parte della pellicola, non è tutta, si sarà composto solamente la parte di puzzle relativo a quella vita.

Se noi questa allegoria, diciamo, che sto facendo sul discorso universale la portiamo sul discorso umano: supponiamo che voi abbiate una vita già decisa, una vita umana in cui i singoli eventi che vi devono accadere sono tutti nel puzzle, però il puzzle è scomposto, non c’è ancora, c’è una cornice: nel momento dell’incarnazione, durante la vita umana, ci saranno degli eventi che accadranno e saranno comunque prodotti dal libero arbitrio dell’uomo, dell’essere umano, che produrranno i vari eventi nei momenti giusti, quindi i momenti e le modalità non sono assolutamente programmate, ecco perché  avete la sensazione che alcuni pezzi vadano nel puzzle prima e altri dopo, perché non è che vadano con una sequenza temporale e spaziale – proprio perché lo spazio e il tempo non esistono – ma ci vanno in base alle modalità e quindi a quel tipo di libero arbitrio, a quel tipo di scelta, che durante l’incarnazione voi farete!

Quindi la questione del libero arbitrio e del destino è uno pseudo problema che vi porta il corpo! È qualche cosa che vi viene proprio dalla stessa mente, pertanto la mente dice: “Se c’è un destino deve svolgersi da/a …”.

NO! quindi vedete che ci sono sempre i riferimenti spazio-temporali, invece sono in termini di evoluzione, quindi di eventi, di situazioni, che si verranno a creare per evolvere, pertanto, a un certo punto, il vostro Spirito dirà: “In questa vita ho fatto abbastanza, ora è venuto il momento di andare (trapasso).”

Vi posso dire che non è fissato il tempo preciso, non è fissato né negli eventi terreni né tantomeno in quelli spirituali, ed ecco perché appunto, i pezzi del puzzle possono essere messi prima o dopo, quindi possono accadere delle cose che magari, a un certo punto, avete detto: “No, adesso lasciamo perdere, faccio un’altra cosa”, e poi passa il tempo e succede che, invece, vi ritorna la stessa cosa; anche perché la prova finché non è superata tende a tornare, quando la prova è superata passate ad un’altra prova, e l’evoluzione è una concatenazione di prove in senso non doloroso, che poi le prove alla fine diventino dolorose è per l’impatto con il corpo fisico che le rende tali, con la mente che non le decodifica. In realtà, le prove, sono semplicemente degli eventi che lo Spirito sceglie per fare un percorso.

LO SPIRITO QUANDO SI INCARNA DEVE DIMENTICARE TUTTO QUELLO CHE È (61° – 19/11/22)

Nel momento in cui lo Spirito si incarna e diventa un corpo deve dimenticare ogni cosa, e prima di tutto deve dimenticare la sua pellicola e quello che è il suo programma pre-incarnativo. Lo Spirito conosce molto bene il programma pre-incarnativo, ma lo deve dimenticare perché l’esperienza nella materia deve essere un’esperienza nuova. Le relazioni, le persone che incontra, e tutte le esperienze che lui farà nell’ambito del sociale, o dei rapporti umani devono essere per lui un’esperienza assolutamente nuova.

Nel momento in cui lo Spirito comincia a fare un percorso evolutivo già come essere incarnato, – come nel vostro caso che state percorrendo questa strada rendendo partecipe il vostro Spirito – ha degli sprazzi (come uomo), diciamo così, degli input che lo Spirito stesso lancia e che arrivano alla mente, ma come sapete, in base al processo che vi abbiamo tante volte descritto di andata e ritorno, Spirito-mente, mente-Spirito, la mente incomincia a tradurre pian piano quello che vuole dire lo Spirito. Tenete presente che fino a questo punto voi siete solamente una mente, e anche gli input che vi arrivano non vengono decodificati.

Voi dovete rimanere tabula rasa proprio per la vostra esperienza che deve essere sempre nuova, anche se il vostro Spirito è vecchio, per cui ogni incarnazione deve essere veramente un’esperienza nuova (come uomo), come se si approcciasse per la prima volta ad una situazione materiale, che peraltro ha già vissuto, magari altre decine di volte e che tuttavia deve dimenticare solamente nel periodo incarnativo: quindi nell’ambito di quell’esperienza che sta facendo sulla Terra, proprio durante l’incarnazione presente.

EVOLUZIONE NEI MONDI ANIMALE, VEGETALE E MINERALE (61° – 19/11/22)

Detto questo, volevo rispondere anche al discorso della coscienza animale, vegetale, minerale. Quando andrete poi a rileggere la mia lezione, vedrete che tutto si collega e che avrò dato la risposta esaustiva a tutte le domande. Sto cercando di collegare le domande in maniera tale da avere una visione univoca di quello che è quest’anima e questo aspetto materiale dell’incarnazione, anche nel momento dell’incarnazione dello Spirito stesso. Fermo restando che lo Spirito è di altra natura in quanto è un essere eterno, infinito, intelligente, che deve percorrere la materialità, la potrà percorrere solamente incarnandosi in un corpo umano. Perché in un corpo umano e non, per esempio, in una pianta o in un animale?

Semplicemente perché lo Spirito ha già un’intelligenza pregressa che fa parte proprio della sua natura di Spirito. L’essere vivente che più lo rispecchia e che più si avvicina è quindi l’uomo, proprio perché l’uomo possiede la mente e la possibilità di rielaborare, perché a sua volta ha un’intelligenza più formata rispetto a quella dell’animale ed è anche più avanzata.

L’animale ha l’anima, come abbiamo già detto, anche l’anima ha una sorta di intelligenza ma è collegata allo psichismo per cui è collegata alla materia. Se voi guardate tutto quello che riguarda il mondo minerale, animale e anche vegetale ha uno psichismo, ma non ha un’intelligenza e ve lo dico subito il motivo. Se voi guardate il comportamento di un animale di 200 anni fa e un animale di adesso sono uguali, ed è uguale a quello di 500 anni fa. Guardate il comportamento di una pianta dei vostri giorni: ha lo stesso identico comportamento di una pianta di 2000 anni fa. Guardate invece l’uomo e vi renderete conto che è diverso, perché appunto c’è l’evoluzione.

Lasciate stare che l’evoluzione sia lenta e che molto spesso voi vi guardate indietro e dite: “Ma guarda che roba, vedo delle cose da medioevo!”. Comunque ci sta perché l’evoluzione è lenta, l’abbiamo detto tante volte, e non ritornerò sul discorso evolutivo in quanto abbiamo speso veramente tante parole e tante lezioni sull’argomento, anche a livello esplicativo e chiarificante; direi che non ci sono tante altre cose da aggiungere sul discorso evolutivo.

Il mondo minerale, il mondo vegetale e il mondo animale evolvono con la loro anima, però rimangono anima, non hanno lo Spirito! È un altro tipo di evoluzione, non so se rendo l’idea.

Possiamo, per esempio, parlare di evoluzione nel mondo animale, dai dinosauri agli animali che vedete ora sul vostro Pianeta. Quella è l’evoluzione degli animali, cioè l’evoluzione della specie, la stessa cosa succede anche per le piante, per il mondo vegetale e per il mondo minerale: si parla sempre di evoluzione della specie, si parla sempre di uno psichismo animale, quindi di un’anima di specie, anche un’anima individuale, però siamo sempre nell’ambito dell’anima, non c’è lo Spirito!

Lo Spirito, nel momento in cui si avvicina alla Terra, può semplicemente evolvere nel corpo di un uomo, di un essere umano, perché è il corpo biologico più formato che più gli si addice perché può interagire con il mentale, proprio perché la mente, e il cervello dell’uomo è più sviluppato; diciamo che è l’essere biologicamente presente sul Pianeta che può dare allo Spirito un corpo e interagire con esso.

Si parla di evoluzione anche nel mondo animale e vegetale, ma è un altro tipo di evoluzione e questo bisogna proprio assolutamente specificarlo. Si parla sempre di evoluzione della materia, perché anche la materia “evolve” non è solo lo Spirito che evolve, voi lo sapete?

 D.: Gli animali possono reincarnarsi?

Gli animali si reincarnano, le piante, i vegetali si reincarnano, nel senso che come dico è il principio della materia che si continua a trasformare, però si reincarnano in altri animali. Poi molto spesso sono legati al padrone, alla storia del padrone, questo lo vediamo, come lo vede colei che parla che nelle sedute individuali insieme ai trapassati arrivano sempre tanti animali. Questi animali spesso si reincarnano e il proprietario li riconosce per il carattere, le movenze, gli atteggiamenti comportamentali, eccetera. Sono semplicemente anime, le anime hanno una loro intelligenza, ma non è l’intelligenza dello Spirito, anche qui bisogna veramente mettere dei paletti e capire di che cosa si parla, se no si rischia di fare veramente di ogni erba un fascio e una grande confusione, come vedo che viene fatta adesso da quelli che voi chiamate i vostri medium attuali.

Ecco c’è una grande confusione, addirittura ho sentito parlare di animali che si incarnano in esseri umani e questo non è assolutamente vero!

D.: Si incarnano in un animale della stessa razza?

No, si incarnano in animali anche di razze diverse. Per esempio, un gatto si può reincarnare in un cane, o in un coniglio, o in un cavallo, cioè prendono altri corpi, però voi riconoscete la loro anima.

D.: Ci può essere un passaggio di anima dal mondo vegetale a quello minerale o animale?

Ci può essere un’anima più formata che potrebbe appartenere, per esempio, a un animale un po’ più evoluto, sì, può essere! Se tu consideri che l’anima è una struttura di tipo materiale bioelettrico, bioenergetico, comunque ci sono degli elementi pesanti di materia densa nell’anima, quindi certo, può essere anche possibile.

C’è un’interazione tra i vari mondi, ma sempre però nulla che a che vedere con lo Spirito, perché lo Spirito è di altra natura e, come dico, può incarnarsi in un essere umano perché è l’essere che può dargli la maggiore possibilità di evolvere, quindi di interagire con la mente, di interagire con la materia, perché in realtà l’incarnazione che motivo ha? Che obiettivo ha per lo Spirito?

L’unico obiettivo dell’incarnazione è quello della conoscenza della materialità, non ci sono altri obiettivi.

È logico che lo Spirito prende l’elemento materiale, cioè il corpo, che più gli si confà e che più gli dà la possibilità di comprendere veramente la materia, e quindi di interagire con il suo mentale. Il mentale non è altro che la psiche del corpo nella nostra dottrina, quindi la psiche del corpo è intelligente: c’è l’intelligenza dello Spirito e c’è anche l’intelligenza della materia, però, solamente il cervello umano è il più complesso, il più intelligente e anche perché il cervello umano può rielaborare.

Il cervello animale non ha la possibilità di rielaborare, di andare avanti, né di tornare indietro, o di seguire le regole, di seguire la morale, chiaramente è tutto un altro discorso. Il cervello animale come vi dicevo è legato alla progressione della specie, però l’animale di 2000 anni fa è sempre lo stesso animale, non è diventato un animale che può interagire, che può studiare, che si può appropriare delle conoscenze di cui si appropria un essere umano, proprio perché c’è una diversità anche a livello cerebrale.

C’è l’intelligenza dello Spirito e c’è l’intelligenza del cervello, sono due cose diverse, però devono interagire altrimenti non ci può essere l’evoluzione per lo Spirito, e lo Spirito non può fare un’esperienza a contatto con la materialità che possa renderlo in grado di superare le esperienze pregresse per andare avanti e quindi programmare nuove esperienze.

LO SPIRITO E LE MALATTIE INVALIDANTI DELLA PSICHE (65° – 22/4/23)

D.: Nelle persone con alzheimer, demenza o malattie simili, che agiscono molto automaticamente, a volte anche con cattiveria, perché magari i difetti sono più marcati rispetto a prima della malattia, lo Spirito in questi casi si estranea dalla psiche malata che non riesce più a gestire? O resta vigile?

 Vedi, mia cara, dipende anche dal filone incarnativo, dipende dall’esperienza che questo Spirito sta facendo, ci sono dei malati di mente che hanno momenti di lucidità, per esempio, adesso ci riferiamo a un malato che non ha più il mentale, diciamo, e quindi che non ha più una relazione con il mondo esterno,  perché voi sapete che il cervello è “la finestra sul mondo”, attraverso la mente si impara e si ha una relazione con il mondo fisico,  annullando la relazione con il mondo fisico a questo punto lo Spirito non fa più esperienza. Per lo Spirito non c’è più l’esperienza se non c’è la relazione con il processo osmotico mente-spirito, spirito-mente, quindi è uno Spirito che potrebbe essere di esperienza per altri, per esempio, potrebbe essere un’esperienza per i parenti, per i congiunti, che magari devono assistere quello Spirito (soggetto malato).  Poi, è anche oltremodo evidente, che quel tipo di incarnazione è stata anche programmata, in un certo qual modo, perché le incarnazioni vengono programmate come pure le malattie, fermo restando che lo Spirito a volte, non può governare o prevedere ogni situazione in cui il corpo si trova, ma in linea di massima c’è un programma e lo Spirito tende ad essere ligio a quel programma.

Non c’è più un’esperienza per quello Spirito se quel mentale, quella fase di tipo corporale fisica non è più a contatto con il mondo fisico, perché è il cervello e la mente che producono esperienza anche allo Spirito che altrimenti non riceve!

 D.: Anche uno Spirito evoluto può scegliersi questo percorso?

 Anche questo dipende dal filone e dalle esperienze, certo! Non c’è una correlazione tra evoluzione più bassa o più alta. Un essere evoluto potrebbe comunque anche essersi scelto una vita di un certo numero di anni e poi magari, dieci o cinque anni di quella stessa vita in cui è come se lo Spirito se ne fosse andato, però rimane nel corpo, perché deve essere di esperienza per qualcuno che è vicino a quell’anima, a quella persona.

LE ENERGIE NEI LUOGHI SACRI (9° – 11/08/2013)

D.: I luoghi di culto come Medjugorie, Lourdes, Fatima, sono dei referenti nostri umani che ci siamo creati per alleviare le nostre prove?

 Ma certamente, mio caro, sono referenti collegati a questo, a quello che io vi dicevo poc’anzi! Sono centri, per così dire, in cui vengono convogliate tante energie questo lo comprendo, ho sentito delle sorelle parlare di campi di energia e sicuramente questi campi di energia esistono e vengono potenziati dalla presenza di tanti esseri spirituali perché l’essere incarnato, non dimenticate mai, è un essere spirituale con un corpo! Pertanto queste energie esistono, esistono dei luoghi proprio della Terra, in cui vi sono dei punti energetici dove si possono avvertire delle energie particolari.

Questi sono discorsi collegati ai cosiddetti campi magnetici, in quanto l’energia non è sempre collegata allo Spirito, e su questo bisogna fare un grande distinguo: vi sono dei fenomeni medianici che hanno prodotto grandi situazioni energetiche anche di materializzazione, in cui non vi erano delle entità, oppure potevano essere delle entità di un’evoluzione mediocre che non hanno portato grandi insegnamenti al di là dei fenomeni.

L’ORIGINE DEI FENOMENI FISICI (9° – 11/08/2013)

Mi rendo conto che l’essere umano ha bisogno di queste prove tangibili che riguardano la materia e la sua trasformazione; ma perché noi dobbiamo necessariamente attribuire ad uno Spirito evoluto queste trasformazioni energetiche, che molto spesso possono avvenire semplicemente a livello fisico senza bisogno di scomodare alcuna entità spirituale?

Proprio così, miei cari fratelli, esistono fenomeni di tipo fisico in cui non vi sono Spiriti intelligenti o enti intelligenti che li producano, in quanto la materia si può comunque trasformare per leggi fisiche che non hanno nulla a che vedere con l’intervento spirituale.

Ora io vi dico che non voglio con questo negare tutti i fenomeni che ci sono stati nella storia anche di tipo medianico, in cui vi sono stati questi apporti o asporti o trasformazioni di materia, ma vi dico anche questo, che molto spesso questi fenomeni se sono stati veramente provocati da entità spirituali sono stati fatti con lo scopo di far credere all’uomo, così come Gesù Cristo quando è vissuto sulla Terra ha fatto miracoli eclatanti, ha prodotto dei fenomeni eclatanti semplicemente per attirare l’attenzione dell’uomo.

L’uomo ha sempre bisogno di questi elementi formali, poiché è dotato di referenti fisici, linguistici e anche di occhi, pertanto deve vedere, deve toccare con mano! Così come ciò che avviene fra me e colei che parla: ha cercato tante volte di sviarmi e portarmi su strade sbagliate per vedere veramente chi ero, ma mai vi è riuscita in quanto, io Spirito, veramente sono disgiunto da quello che è lei, dalla sua personalità, sono un ente intelligente e autonomo.

Ma tutti questi fenomeni devono essere probanti per l’essere umano, a giusta ragione, il quale ha sempre bisogno comunque di dimostrazioni

 LE EMOZIONI DELLO SPIRITO (10° -19/10/2013)

Nel momento in cui lo Spirito si disincarna è molto importante conoscere il percorso, per questo non c’è una regola fissa, uguale per tutti, ma ogni Spirito al livello evolutivo in cui si trova, avrà una visione diversificata dell’Universo, una visione diversificata di quello che ha lasciato, quindi dei parenti, dell’ambiente umano e vi saranno Spiriti addirittura molto felici di poter abbandonare la Terra, ve ne saranno altri che saranno meno felici. Questi apparati emozionali sono diversi rispetto a quelli psicologici del corpo, si capisce che sono molto diversi, si tratta di emozioni spirituali, sono comunque sempre emozioni portate ad un livello più astrattizzato che non hanno nulla a che vedere con quelle umane. Non ho mai visto lo Spirito che si strappi i capelli dalla disperazione; lo Spirito si trova comunque nel suo ambiente ed è un ambiente di pace, un ambiente di amore, è un ambiente accogliente dal quale lui non vuole evadere, poiché lo Spirito che si disincarna si ritrova comunque nella sua vita, si ritrova comunque con il proprio Padre e con tutte le anime che sono a lui familiari perché sono quelle anime che l’hanno accompagnato nel suo percorso evolutivo. Ѐ come se voi tornaste nel vostro paese d’origine dove avete lasciato gli amici, i parenti, persone che magari non vedete da tanti anni che vorreste rincontrare e ritornando in quell’ambiente della vostra origine potete riabbracciare, potete riconoscere e anche raccontarvi le storie della vostra vita.

E così lo Spirito si racconta, si auto-rivede nel film della propria vita e nella propria autoanalisi analizza la sua situazione personale nell’Universale, proprio nell’ambito evolutivo e conoscitivo in cui si trova, sempre in compagnia di esseri spirituali che sono in una posizione di affinità con lui. Siamo tutti delle grandi famiglie così come sulla Terra vi sono le famiglie come nuclei che sono comunque legati da questi vincoli di sangue, da noi non esistono vincoli di sangue, non esistono ruoli, non esistono posizioni, ma esiste quella legge di coesione, di fratellanza che anima tutto l’Universo.

D.: Il dolore fisico, quello che precede il trapasso che a noi spaventa più di tutto è strettamente collegato con il grado evolutivo oppure no?

Devo dire di no, caro fratello, perché lo Spirito si sceglie anche il tipo di trapasso, per lo Spirito il tipo di trapasso è molto importante come esperienza. Voi sovente lo potete comunque vedere come una tragedia, come la fine di tutto, come un grande dolore, ma molto spesso lo Spirito si sceglie anche i momenti dolorosi, anche morti dolorose anche la fine sulla Terra, diciamo, del corpo fisico, proprio perché è un’esperienza per lo Spirito vedere il suo corpo che soffre. Lo Spirito, devi comunque pensare, che in un certo qual modo, è un elemento estraneo al corpo, lo Spirito non ha tutto questo amore per il proprio corpo se non per il fatto che il proprio corpo è un veicolo di esperienza per lui, ma lo Spirito non è in adorazione del proprio corpo. Diciamo che il corpo è il veicolo per provare e portare lo Spirito a situazioni esperienziali importanti per lui in quel suo percorso evolutivo; ora lo Spirito si potrebbe anche scegliere un tipo di fine, sulla Terra intendo, un tipo di morte del suo corpo anche doloroso. Quella che voi avete è la paura del dolore perché vi sono alcuni di voi che non hanno paura della morte, non hanno paura del distacco, hanno paura del dolore, hanno paura del corpo che soffre. Il corpo è anche un veicolo fisico che è amato per alcuni di voi, ma deve anche essere così, perché il corpo va preservato, va curato, perché vive in funzione dello Spirito e come tale assume un carattere, una connotazione di sacralità. Il corpo svincolato dallo Spirito rimane semplicemente un elemento biologico, un semplice corpo che è soggetto alla legge materiale della vita e della morte così come tutti gli elementi materiali a partire dal mondo animale, vegetale ecc. Tutti gli elementi materiali, collegati alla materia, muoiono nel senso che anche qui vi è la legge di trasformazione, perché voi comunque conoscete bene il processo di trasformazione anche degli elementi energetici che vanno a formare il corpo il quale decade per poi rinascere. Ѐ tutto merito della legge di trasformazione, è questa legge che anima l’Universo di cui vi hanno parlato i nostri maestri, per così dire, che hanno competenza sul piano planetario parlando delle forze distruttive e delle forze ricostruttive che animano l’Universo (vedere lezioni di C. Flammarion). L’Universo è formato da queste forze, è animato da queste forze antagoniste per cui da un lato distruggono, ma dall’altro costruiscono.

D.: Io volevo chiederti una cosa: tu parli dello spirito e quando lasciamo il corpo rientriamo in questa grande famiglia dove ritroviamo gli altri spiriti affini come evoluzione, quindi anche i parenti eccetera. Pensavo, mentre parlavi, al genere nel senso che io sono di genere femminile, quando arriverò lì manterrò questo mio genere ed entrerò a contatto con mio padre, mia madre…

Ma vedi, è sempre il solito discorso delle forme: nel momento in cui tu   trapasserai, manterrai in un primo momento, diciamo, il primo impatto sarà quello delle forme, perché non è possibile che tutto si trasformi immediatamente! Potrai vivere ancora per periodi, tanto per intenderci, anche molto lunghi, secondo queste forme e vedendo, plasmandoti degli ambienti, incontrando degli esseri, i quali a loro volta assumeranno queste forme per farsi riconoscere. In realtà queste forme non esistono, ma vi sono per lo Spirito in quanto ogni passaggio è graduale; è impossibile che lo Spirito si trovi immediatamente catapultato nell’Universo come puro Spirito, se possiede ancora il rivestimento dell’anima. L’anima è un elemento formale così come lo è il corpo. Ora l’anima ha un suo psichismo, ha una sua formalità, una specie di formalizzazione dell’essere che la rende visibile e la rende riconoscibile soprattutto alle altre anime, perché come tu saprai così come avviene anche sulla vostra Terra, esistono i gruppi e lo Spirito non è mai solo. Lo Spirito è un essere sociale così come lo è l’uomo e come tale socializza nel proprio gruppo di appartenenza che è quel gruppo formato da anime che hanno la sua stessa affinità. Ora io posso dirti però anche questo, non dovete aspettarvi di rincontrare tutte le anime così come eravate in Terra e di procedere con loro con le stesse formalità e con le stesse attitudini, senza che nulla possa avere comunque subìto questo cambiamento, che è il cambiamento dello Spirito che non è più uno Spirito in un corpo ma è uno Spirito libero e ora vive come Spirito libero secondo leggi molto diverse dalle vostre leggi umane in cui non esistono ruoli, non esistono gradi di parentela, non esistono legami di sangue, esistono semplicemente legami di affinità. Ora potrebbe accadere che dopo il tuo trapasso tu certamente incontri gli esseri che hai amato, ma soltanto coloro che hai amato con una comune progettualità e modo di sentire procederai nel tuo cammino spirituale, gli altri li abbandonerai. Ma non si tratta di abbandono nel senso che voi lo intendete sulla Terra, per voi l’abbandono è veramente la fine di tutto, coincide con uno stato emozionale di distruzione, di negatività, di violenza. Come dire: mi hai strappato l’essere amato! Ma non accade tutto questo, c’è sempre comunque la legge dell’amore, l’amore di Dio, del nostro Padre vero, quello che ci ha creati, che non può permettere questa legge di distruzione dei rapporti di affinità e dei rapporti di tipo spirituale. Ma si tratta, come vi sto dicendo, di quei rapporti autentici tra anime, quei rapporti che accomunano le anime e che sono veramente autentici, poiché riguardano una progettualità comune con le altre anime che tu hai incontrato, vi sarà un incontro, ma poi ognuno procederà per la sua strada. Ma quello che voglio farti capire e con cui ti voglio anche consolare, perché comprendo che tu sei un essere umano ancora molto legata a questi aspetti, non li perderai o meglio non soffrirai per non poter procedere con loro, perché sarà per te un’esigenza imprescindibile della tua anima e del tuo Spirito così come lo è, in questa vita attuale, vostra fisica, l’esigenza di abbandonare gli esseri con cui non siete più in sintonia. Voi lo vedete anche nelle vostre vite umane che abbandonate, strada facendo, gli esseri umani con i quali magari avevate condiviso progetti o una parte della vostra vita, semplicemente perché voi avanzate come stato di coscienza e di conoscenza rispetto a loro e non vi trovate più con essi in una situazione di affinità. E così sarà quando abbandonerete la Terra, quando tornerete nel vostro mondo, ma sarà tutto molto leggero, molto ovattato, molto bello, molto rasserenante, molto più rasserenante di quanto ora voi con le vostre menti subdole, potete pensare.

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