AUTOCONOSCENZA ED EVOLUZIONE (13° – 3/5/2014)

L’essere spirituale è stato emanato quindi diciamo che si trova ad essere un essere individuale e nel momento in cui lui, l’individualità, viene percepita dall’essere stesso, inizia l’evoluzione. Infatti l’essere meno evoluto non si percepisce come individualità perché semplicemente non si conosce. Avrete notato che il processo di auto-conoscenza incomincia da un certo punto in avanti e si tratta proprio di un percorso evolutivo; gli esseri che si chiedono, si domandano e si pongono dei dubbi sulla vita, sulla morte, sull’esistenza, sono certamente degli esseri già evoluti.

Questo è, per così dire, un banco di prova per poter capire, anche quando siete esseri umani che rivestite un corpo, a quale livello evolutivo più o meno appartenete.

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LA RAGIONE DELL’ESISTENZA DELLA TERRA (27° – 3/8/2017)

Ci  sono alcuni pianeti che non sono ancora abitati, però che un giorno potranno esserlo, pertanto un giorno la Terra scomparirà – fra qualche migliaio di anni – ma ci si potrà incarnare in un altro pianeta e a seconda dell’evoluzione degli esseri, a seconda di tutte le scelte che faranno le gerarchie spirituali a livelli per voi ancora inimmaginabili, vi saranno altri pianeti in cui saranno possibili le esperienze. Il pianeta Terra viene mantenuto tale perché l’essere umano possa farvi delle esperienze,  – in questo senso essa viene mantenuta come palestra evolutiva – non soltanto perché deve bilanciare situazioni universali di tipo materiale, perché nell’universo tutto scompare e soggiace alla legge di trasformazione, pertanto sarebbe inevitabile che la Terra potesse scomparire dall’oggi al domani se noi parlassimo soltanto della Terra in senso materiale universale, perché non interesserebbe a nessuno se la Terra scomparisse da questo punto di vista! La ragione universale per cui la Terra viene mantenuta è di tipo spirituale, ma non solo la Terra! Tutto l’universo soggiace al principio spirituale perché è vero che l’universo è spirito e materia, ma è anche altrettanto vero che lo spirito essendo l’aspetto intelligente della materia domina la materia, pertanto la materia può essere plasmata, riesaminata, riformata, distrutta, annullata e ricreata dallo spirito stesso.

 LA RELATIVITA’ DELLA VERITA’  (38° – 11/11/2018)

 È un insegnamento non ancora proponibile a tutti, a tutte le evoluzioni, a tutti i soggetti, proprio perché il mondo – se non erro lo dice anche un proverbio vostro – “è bello perché è vario”, poiché ci sono tante evoluzioni, tanti percorsi diversi e non è detto che tutti portino alla stessa verità, anzi molto spesso ognuno ha la sua verità, perché la verità di per sé è relativa, è relativa anche quella che possediamo noi, nel senso che, come sapete, l’evoluzione è infinita, quindi anch’io come essere spirituale che ora parlo, avendo perso il corpo, avrò una verità forse un po’ più ampia della vostra, ma non ho nemmeno io “la verità”, perché la verità ce l’ha solamente Dio! La verità lo spirito non ce l’ha, nel senso che l’evoluzione è infinita e ogni spirito possiede la verità, quella verità che ha conquistato nel suo processo evolutivo a seconda della sua conoscenza, in base alla sua evoluzione che noi abbiamo detto che non è altro che la conoscenza! Miei cari, abbiamo sempre detto che evoluzione significa conoscenza, evoluzione e conoscenza sono sinonimi! Quindi, conoscenza di che cosa? Conoscenza di una legge universale, di una legge che è infinita, di una legge eterna, immantinente, trascendente, ossia che trascende ogni vita sui vari piani, dal materiale o anche ad altri piani spirituali e che viene conquistata dall’individuo secondo il processo individualizzato e personalizzato che si chiama, appunto, processo o cammino evolutivo.

LA LEGGE DELL’EVOLUZIONE (4° – 20/10/2012)

Nessuno può creare evoluzione in un essere spirituale, sia esso spirito libero, sia esso spirito incarnato, segno che l’evoluzione è un percorso individuale d’introspezione che deve avvenire ad opera del soggetto stesso. È il soggetto stesso che deve discoprire tutto ciò che potenzialmente possiede dentro di sé e che deve percorrere tutte le strade, compresa quella della materialità, e dell’incarnazione.

Voi come esseri umani state percorrendo un segmento di una realtà estremamente sfaccettata, di una realtà immensa ed infinita e, attraverso l’incarnazione, conoscete soltanto un aspetto di questa realtà, quello che riguarda, la materialità, la parte della creazione divina che concerne l’aspetto materiale, anche se bisogna dire che l’aspetto materiale non è soltanto l’incarnazione del corpo, esso è anche la conoscenza di una parte universale che esula dall’incarnazione.

Quando lascerete il vostro corpo continuerete a percorrere un aspetto della materialità, (qui evidentemente l’entità si riferisce al mantenimento della struttura animica quale “mezzo di contatto” con realtà materiali universali con le quali – anche se non più incarnato – vuole comunque rimanere in contatto.)

IL FINE DELL’INCARNAZIONE (4° – 20/10/2012)

Perché è necessaria l’incarnazione nel corpo?

Semplicemente perché penetrando nella materia lo spirito riesce a conoscere in via diretta la materia.

È come colui che per comprendere che il fuoco brucia deve toccarlo, e nell’immergersi in questa esperienza materiale del fuoco comprenderà meglio quest’aspetto della realtà materiale.

Come sapete e come noi abbiamo sempre insistito nel dirvi, l’evoluzione si crea percorrendo da soli tutti gli aspetti della materialità e, penetrando nell’aspetto corporale della materia (intesa come energia più densa), lo spirito attraverso ciò avrà un’esperienza più diretta della materia.

Poi proseguirà, perché le vie evolutive sono infinite, e, anche dopo il distacco dal corpo, proseguirà per penetrare gli aspetti materiali dell’universo.

Lo spirito liberato dal corpo non ha limiti, non ha barriere e può veramente conoscere ogni aspetto (proporzionato ovviamente allo stato evolutivo) anche universale, che non sia un aspetto prettamente materiale, inteso come materia energeticamente più densa.

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GLI EVENTI DELLA NOSTRA VITA SONO GIA’ REGISTRATI

(31°-26/05/2018)

Voi sapete, guardando la vostra vita, che essa è un insieme di eventi non del tutto casuali, che molte porte che volevate aprire si sono chiuse e molte altre che volevate chiudere si sono aperte: questo è il cosiddetto destino! Lo stesso destino si può assolutamente estendere anche a livello collettivo, per cui tutto quello che intuite, io ve lo confermo, c’è, è giusto, lo vedrete con i vostri occhi constaterete e mi direte: “è così che era stato detto!”. Nello stesso modo vedo tante cose che vi dico sul piano individuale della vostra vita che poi vedete realizzarsi poiché sono già registrate nel vostro percorso prima di incarnarvi, quindi come spirito leggo sul copione della vostra anima perché vi è tutto registrato.

Esiste una registrazione, come una sorta di nastro elettromagnetico, su cui tutto è già registrato come una sorta di copione e noi lì possiamo leggere quello che per voi può essere ancora una parte di pellicola da svolgere, quindi voi la chiamate con il vostro gergo: il futuro.

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