Innanzitutto vogliamo ricordare che i nostri Maestri, dopo aver trattato molti argomenti riguardanti la nostra vita, ma soprattutto quello che ci succederà dopo la tanto temuta morte, hanno messo in evidenza i due diversi significati di Spirito e Anima, che, erroneamente, molti ritengono sinonimi.
- a) Lo Spirito è una “struttura” energetica emanata direttamente dalla Divinità, che, a differenza della materia, è individualizzata; della Divinità ha in potenza le sostanziali e fondamentali caratteristiche, non morirà mai, perché è eterno ed infinito, come tutto ciò che Dio ha emanato. Struttura quella dello Spirito che, a differenza della materia, è intelligente, ha la coscienza ed è in grado di auto-riconoscersi e di scoprire gradatamente la sua vera natura, che è divina, senza mai completarla naturalmente, perché anche la conoscenza è infinita. Lo Spirito, fin dalla sua origine cosciente, è incanalato – in virtù di leggi che regolano perfettamente spiriti e universo – in un processo evolutivo che si svolge all’infinito e per l’eternità. Esso giungerà – a poco a poco – ad appropriarsi della conoscenza di uno degli infiniti aspetti dell’universo, o della Divinità: attualmente quello della materia, che acquisisce nello spazio-tempo con una serie di incarnazioni sul pianeta Terra.
- b) L’Anima, composta di elementi psichici terrestri, di “natura elettromagnetica” è strumento indispensabile per lo Spirito al fine di contattare il piano fisico, o meglio di penetrarlo e coinvolgervisi per poter attuare il proprio programma conoscitivo. L’anima è come un “secondo corpo”, o meglio come una “seconda pelle”, di cui lo Spirito si riveste e che si potrebbe anche chiamare “complesso animico”. Quest’ultimo non ha autonomia, ma è completamente legato allo Spirito, il quale ne perderà gradatamente le componenti non più utili durante il suo iter evolutivo terrestre (il ciclo delle varie esistenze terrene), fino ad abbandonarlo completamente al termine del processo reincarnativo, cioè, come abbiamo già detto, quando avrà portato a termine la conoscenza completa della materialità.
Lo Spirito e l’Anima, in definitiva, formano temporaneamente un’unica struttura nel corso delle esperienze terrene come se fossero perfettamente collegati e amalgamati. Noi oggi li citeremo indifferentemente, adottando ora l’uno ora l’altro dei due termini, senza fare alcuna differenza sostanziale fra un’anima che rappresenta il mezzo di contatto dello Spirito ed esso che se ne serve in totale collegamento e padronanza nell’ambito dell’esperienza incarnativa nel corpo umano. Uno spirito disincarnato, privo dell’anima, come è noto, non potrebbe contattare gli uomini attraverso un medium, anche se dotato di buona o buonissima evoluzione, tanto che i nostri Maestri, avendo terminato il loro iter evolutivo a contatto con la materialità non avrebbero potuto parlare con noi se privi di anima.