Articolo di S. Ravaldini sulla rivista mensile Il Giornale dei Misteri 

I nostri colloqui con le anime

         Il mio incontro con Letizia Dotti, sicuramente non è dipeso dal caso. Mi occupo di medianità fin da bambino, ho studiato e sperimentato per molti anni, con i medium e i sensitivi più importanti del nostro tempo: – Urbino Fontanelli e la sua “voce diretta” (con lui studiai per ben 16 anni), – Corrado Piancastelli del CIP di Napoli con il Maestro Andrea, – Roberto Setti con i Maestri del Cerchio Firenze77, – Demofilo Fidani con la “scrittura diretta” (la penna si muoveva da sola), e altri ancora.
         Nel 2011 stavo attraversando un periodo particolare della mia vita e avevo bisogno di aiuto. Fu lì che la cosa prese avvio con Letizia Dotti, laureata in Giurisprudenza, studiosa di parapsicologia umanistica e, in particolare, dell’alto insegnamento impartito dall’Entità “A” nelle sedute del medium Corrado Piancastelli del CIP di Napoli. Il suo spirito guida, per me un essere di grande evoluzione ed esperto nel campo della psiche, mi aiutò a comprendere meglio le mie vicende e a risolverne alcuni problemi. Mi disse, o meglio ci disse (a me e alla medium), che dovevamo svolgere un compito comune: operare insieme per attuare un “progetto” elaborato a suo tempo dal mondo dello spirito, nel quale noi eravamo coinvolti perché avevamo contribuito a crearlo quando eravamo anime, anche se attualmente non ne serbavamo il ricordo. Avremmo dovuto fondare un circolo medianico, cosa questa che era completamente al di fuori dei nostri pensieri. Infatti il “Circolo medianico Arcobaleno” iniziò con sedute collettive nel 2012, ma intanto io e lei ci cimentavamo in sedute private contattando miei familiari o amici defunti, completamente a lei sconosciuti, che ci fornirono abbondanti prove della loro identità umana e della loro presenza, nonché ci diedero notizie di eventi futuri a carattere premonitorio che puntualmente si avverarono.
         A questo punto non rimaneva che analizzare meglio le facoltà di questa medium e sottoporla ad alcuni test importanti, determinanti. In questo tipo di fenomeno la medium non cade in trance, rimane semivigile. Dopo i miei frequenti contatti con alcuni familiari ed amici defunti, ma soprattutto con lo spirito guida, tutti personaggi sempre sconosciuti alla medium, decidemmo di provare anche a contattare personaggi della scienza, dell’arte, della letteratura, della poesia, quelli che sono di dominio pubblico, alle cui parole e dichiarazioni viene dato maggior peso.
         Si potrebbe pensare che la medium traesse dal proprio subcosciente, dalla propria cultura, i personaggi che di volta in volta si manifestavano e che attraverso episodi di drammatizzazione essa li costruisse poi nel corso della seduta. Ma non poteva essere così, perché le maggioranza degli Esseri che si manifestavano le erano completamente sconosciuti. Pensare che lei attraverso libri o enciclopedie li avesse fatti rivivere e che si fosse preparata prima della sedute con il loro curriculum vitæ non è possibile, perché coloro con i quali desideravamo colloquiare erano indicati pochi momenti prima della seduta.
         Vi erano anche gli stranieri, e come ci saremmo intesi con quelli?
         Avevo incontrato più volte nel corso della vita lo psichiatra americano Ian Stevenson, il quale conosceva solo qualche parola di italiano. Egli aveva indagato ad ampio raggio, basandosi su interviste rivolte a bambini che asserivano di ricordare episodi della loro vita precedente, dando così più credito alla teoria della reincarnazione. Stevenson era sconosciuto alla medium che non sapeva niente della sua esistenza né degli studi e delle esperienze che aveva fatto. Il nostro esperimento ebbe esito positivo perché Stevenson si manifestò nel corso di una seduta, parlando in perfetto italiano. La cosa mi lasciò stupefatto!
          Come era possibile? Da questo fatto il fenomeno mi si presentò in tutta la sua magnificenza e grandiosità, capii subito che l’anima della medium aveva contattato l’anima di Stevenson e poiché le anime si esprimono fra di loro col linguaggio universale del pensiero, il gioco praticamente era fatto e le facoltà di questa medium attuavano la traduzione simultanea, da pensiero a linguaggio, automaticamente.
        Nella storia della medianità, per quanto abbiamo potuto constatare dalla letteratura esistente, questa medium è veramente unica, è un soggetto rarissimo, perché ha la capacità di rapportarsi con un’altra dimensione di esistenza, cioè le sue facoltà le permettono di aprire un canale di trasmissione, coadiuvata dal mondo dello spirito, avendo colloqui con le anime, qualunque lingua appunto avessero parlato durante la loro vita terrena.
         Letizia si è aperta alla sua sensitività dopo i 40 anni, quando visse la vicenda più traumatica e dolorosa della sua vita: la morte del padre, con cui aveva un profondissimo rapporto di affinità. La sua mente critica e razionale non trovò spiegazioni logiche, finché entro se stessa sentì un irresistibile impulso a scrivere automaticamente. Cominciò a scrivere sotto dettatura di un invisibile Essere che poi si nominò il suo spirito guida, un grande spirito che l’aveva scelta come mezzo per aiutare tante persone nel loro percorso umano.
        Pur nel tormento e nell’incertezza iniziò un percorso di esperienze, soprattutto di chiaroveggenza, con il marito e un’amica intima in ambiente familiare. Nonostante il crescente stupore ed ancora incredulità, giunsero continue conferme della veridicità dei fatti e delle previsioni. Dopo anni di esperimenti in famiglia, stimolata da un amico che aveva capito il valore delle sue facoltà, cominciò le sedute individuali (un solo consultante) con persone nuove, al di fuori delle conoscenze più intime.
         Lo spirito guida comunicò con coloro che si presentavano (di cui la medium conosceva soltanto il nome di battesimo) diffusamente e con dovizia di particolari su ogni aspetto della vita, dei sentimenti e di altre problematiche, sia del consultante sia delle persone di cui quest’ultimo desiderava approfondire la conoscenza, e subito si concretizzava il ritratto fisico e psicologico di tali persone.
        A tutt’oggi Letizia è di aiuto con sedute individuali a persone che lo richiedono, nel contempo si susseguono sedute collettive atte a ricavare sempre più informazioni e verità dal mondo dello spirito e che riguardano anche la nostra vita sulla Terra.
        Questa medianità in un periodo di circa due anni l’ho vista crescere a poco a poco. Dalla scrittura automatica di brevi comunicazioni fino a lettere di diverse pagine; dalla medianità parlante con comunicazioni di nostri familiari – che ci hanno dato prove incontrovertibili della loro personalità umana – fino a vere e proprie lezioni, da parte dello spirito guida e della Maestra Stella, che affrontano anche temi riguardanti la vita che continua, oltre la morte, nel post-mortem. La “Maestra Stella” è l’anima di una mia cara amica, deceduta nel 2010, che non avrei mai pensato di rincontrare attraverso la medianità di Letizia.  Dopo la morte fisica “Stella” è diventata il mio spirito guida, che mi seguirà e mi accompagnerà fino alla fine del mio soggiorno sulla Terra.
       Nel libro “Colloqui con le Anime” edito dalle Mediterranee, vi è anche una testimonianza importante, che io definirei “La tragedia di un’anima”, cioè il racconto di una suicida, un’altra mia amica, Anna, che non trova alcun riscontro nella letteratura medianica di cui disponiamo, tanto è particolare e piena di pathos. Anche la testimonianza di personaggi più o meno noti come Carl Gustav Jung, il Mahatma Gandhi le medium Elizabeth D’Esperance, Eileen J. Garret, e poi Gustavo Adolfo Rol, Giacomo Leopardi e altri, è stata tutto un susseguirsi di comunicazioni che ci hanno arricchito interiormente, perché c’è una costante specialmente per le loro comparazioni tra la vita umana e la nuova esistenza nell’universo spirituale, ma soprattutto per l’analisi delle leggi umane  che operano nel finito, quindi incomplete, e quelle universali che sono proprie dell’infinito, cioè leggi di Dio,  e conseguentemente capaci di interpretare e sviscerare in maniera completa i misteri che dalla Terra appaiono insolubili, oppure dovuti al caso, ma che invece fanno parte di Leggi divine perfette  che tutto regolano nell’universo. Le vicende della Terra sono viste e valutate in altro modo dall’universo spirituale.
        Queste “entità” rivelano personalità completamente differenti l’una dall’altra. Ogni esperienza di vita è un’esperienza diversa e ogni entità si porta dietro connotazioni caratteriali, psicologiche della personalità che ebbe durante l’ultima vita che sembrerebbe collegarsi alle precedenti con un filo invisibile che tutte le lega, una progressione e consequenzialità in un progetto a più ampio respiro che può comprendere esperienze diverse nell’ambito di una stessa disciplina umana, scientifica, letteraria, filosofica, ecc.
          La serie di esperimenti, i cosiddetti “colloqui con le anime” sono iniziati da tre anni circa e continuano tuttora. Forse dureranno a lungo. Intanto sono intervenuti altri spiriti guida per ampliare, potenziare e rendere più fluido questo canale di trasmissione aperto su un’altra dimensione dell’universo, purtroppo dai più creduta inesistente.
         Ecco cosa ci fu detto dal mio Spirito Guida: “La tua medianità (rivolgendosi alla medium) è stata decisa dalla tua anima in accordo con noi anime con lo scopo di mantenere accesa quella lampada che renda all’uomo la consapevolezza di non essere solo un corpo di materia.” Da questi contatti, da questi “colloqui” scaturisce una filosofia che si colloca al di fuori degli angusti spazi del nostro tradizionalismo che, ritenuto ancora verità assoluta, sembra essere inattaccabile. Ricordiamoci, però, che anche la verità si dilata, si presenta con mille sfaccettature, che la si può osservare da angolazioni diverse a mano a mano che si snoda, via via che si realizza il nostro divenire. Questi suoi aspetti sempre più vasti, sempre più profondi, ci fanno capire come tale verità possegga la caratteristica basilare dell’infinitezza che si ritrova, se si osserva bene, in tutto ciò che esiste nell’Universo.
         È un fenomeno inatteso, il suo, impensabile. Da solo basterebbe a fare delle facoltà di questa medium un dono del cielo che sembra riservato a pochi eletti, ma comunque a chi sarà pronto per compiere un cammino di conoscenza!
         A tal proposito posso dire che è in preparazione un libro che racchiude molti insegnamenti dei Maestri del nostro “Circolo medianico Arcobaleno”, mentre nella prossima primavera (2015) uscirà un libro, sempre per le Mediterranee che dispiega la mia vita a contatto con la medianità, infatti si intitolerà “Il Progetto della mia Anima”.

 

 

 

 

 

 

Novembre 2014

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